Tela
Che cos’è la pittura su tela
L’origine dell’uso della tela come supporto pittorico si perde nell’antichità, restando comunque una tecnica marginale. Sul finire del medioevo la tela dovette essere scelta come supporto vantaggiosamente leggero per oggetti che dovevano essere trasportati, come gli stendardi processionali. Si conoscono alcuni esempi trecenteschi, e il più antico conosciuto nel Rinascimento è attribuito a poco prima della metà del Quattrocento, ed è la Crocifissione di Donato de’ Bardi, un’opera ligure nata in un ambiente influenzato dai fiamminghi, per cui alcuni hanno ipotizzato che una rudimentale tecnica di pittura su tela, senza imprimitura, risalga all’area delle Fiandre.
Soprattutto nei paesi mediterranei, tra il XIII e il XVI sec ., era consuetudine ricoprire le tavole in legno con strisce di tela sottile,in genere lino o canapa, per salvaguardare il più possibile la preparazione gessosa (vedi tecnica icona) dai movimenti naturali del legno e prevenire eventuali spaccature. Questa tecnica prende il nome di camottatura derivante dal greco Kamòs che vuol dire bloccare, fermare.
L’usanza di incollare la tela sulle tavole risale comunque a tempi molto antichi. Si è potuto accertare infatti che gia in epoca ellenistica e tardoromana in alcuni ritratti ritrovati in Egitto (ritratti del Fayum) vi sono tele applicate sulle tavole e spesso, sopra di esse, preparazioni a gesso e colla su cui dipingere. La tradizione classica si trasmette quindi all alto medioevo. Sul supporto ligneo su cui era applicata la tela, veniva fatta un’imprimitura con colla animale e il tessuto veniva spianato con le mani dal centro verso i lati in modo da eliminare ogni protuberanza o piega esistente e ottenere cosi una perfetta adesione alla tavola. Si dipinge poi con tempera all uovo.
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