Trompe l’oeil

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Che cos’è il Trompe l’oeil

Il trompe l’oeil è un genere pittorico che, attraverso espedienti, induce nell’osservatore l’illusione di stare guardando oggetti reali e tridimensionali, in realtà dipinti su una superficie bidimensionale. Il trompe l’oeil consiste tipicamente nel dipingere un soggetto in modo sufficientemente realistico, da far sparire alla vista la parete su cui è dipinto. Ad esempio, il trompe l’oeil trova il suo campo nella rappresentazione di finestre, porte o atri, per dare l’illusione che lo spazio interno di un ambiente sia più vasto.

Possiamo far risalire la storia del dipinto murale all epoca in cui gli uomini delle caverne dipingevano sulle pareti delle loro abitazioni. E una fortuna che queste opere si siano conservate in tutto il mondo, in tombe, edifici religiosi e persino nelle prime abitazioni.
Il trompe l’oeil fu probabilmente inventato dai greci ma furono i romani a svilupparlo, per aumentare la sensazione di spazio in una stanza. Utilizzando l’architettura teatrale, essi crearono illusioni straordinarie per abbellire pareti.
Il trompe l’oeil significa “inganno dell occhio“ e, pur essendo in realtà un semplice scherzo visivo,è efficace soltanto quando è ben fatto.

Dal punto di vista tecnico, il trompe l’oeil richiede un’assoluta conoscenza del disegno, delle regole prospettiche, dell’uso delle ombre e degli effetti di luce, oltre alla perfetta padronanza dell’uso del colore e delle sfumature, tecniche ben precise e rigidamente sottoposte a regole matematiche e geometriche per ottenere l’effetto voluto.

Lo studio del punto di vista dell’osservatore rispetto al dipinto è fondamentale. Pertanto, subito dopo avere scelto la superficie su cui operare l’intervento, l’artista dovrà individuare i punti di vista privilegiati, ossia i punti di vista da cui generalmente si osserva quell’area.

Per esempio, se si decide di collocare il dipinto sulla parete di una stanza che sta di fronte alla porta di ingresso, si costruirà l’opera pittorica in modo da “ingannare” la percezione visiva di colui che entra nella stanza. Se l’artista desidera creare un’illusione prospettica, dovrà inoltre collocare il punto di fuga dell’immagine pittorica in corrispondenza del punto di vista dell’osservatore. L’illusione ottica è particolarmente efficace se l’osservatore si pone al centro della stanza, in corrispondenza del punto di fuga.

È fondamentale, per raggiungere il massimo dell’illusorietà pittorica, tener conto delle reali sorgenti luminose dell’ambiente, la loro natura e la loro direzione, in modo che il soggetto rappresentato appaia come illuminato da quelle luci.

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