Sottile è il confine tra Arte e Artigianato, emozionante è essere detentori di antichi saperi e tecniche in via di estinzione
Sottile è il confine tra Arte e Artigianato, emozionante è essere detentori di antichi saperi e tecniche in via di estinzione
Mi chiamo Cristina Crescenzi e la mia passione è la decorazione. Precisione, originalità, attenzione e cura per i dettagli, sono gli elementi che contraddistinguono tutti i miei lavori. Ogni oggetto da me realizzato è completamente fatto a mano, cosa che rende ogni pezzo unico e irripetibile. Particolarmente affascinanti sono per me le antiche tecniche di pittura, dall’affresco alle grottesche, dalla preparazione del pigmento e delle varie tempere all’uovo all’icona, dalla pittura romana a quella rinascimentale. Il mio lavoro mira alla riproduzione di frammenti d’epoca in tutta la loro bellezza ed eleganza. Anche il recupero del mobile fa parte del grande mondo della decorazione; esso permette di dare una nuova vita e un nuovo aspetto, a tutti quei mobili che non piacciono più o che si devono adattare a nuove esigenze stilistiche d’arredamento.
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Quando la ventenne Livia , detta amorevolmente Drusilla, incontrò Ottaviano, il futuro Imperatore Augusto, scattò il cosiddetto colpo di fulmine.
Oltre a piacersi avevano fin da subito due cose in comune: erano già sposati e attendevano dei figli. Lei coniugata con Claudio Nerone dopo aver partorito Tiberio era in attesa di Druso.Lui invece aspettava Giulia dalla seconda moglie.Succede… l’amore è cieco e vario come si dice. Ottaviano innamorato divorziò il giorno che nacque Giulia e costrinse lo sposo di Livia a fare altrettanto. Dopo tre giorni dalla venuta al mondo di Druso infatti il 17 gennaio 38 a.C. Livia e Ottaviano convolarono a nozze con tanto di ex in veste di testimoni e figli al seguito come accade alcune volte oggi in una famiglia allargata che non nutre rancori.
Il nome deriva dal greco classico eiko’n – onos che vuol dire immagine.
E’ difficile dire quando siano sorte storicamente le icone. Una tradizione attribuisce le prime a S.Luca . Ce n’è invece un’altra che ricollega l’icona alla Sacra Sindone , non eseguita da una mano d’uomo ma il cui ruolo di protezione e di vittoria sul male è maggiore rispetto a tutte le altre icone.
L’icona comunque ha un suo posto particolare nell’arte bizantina, legata quindi a Bisanzio, poi divenuta Costantinopoli, capitale dell’Impero romano d’oriente. L’icona perdura fino alla sua caduta nel 1453 e oltre specialmente nei centri artistici sorti in concomitanza con la diffusione dell’ortodossia in Russia,Macedonia ecc…