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I falsi nell’arte

Le copie di opere d’arte sono sempre esistite.

I concetto di FALSO esiste solo però quando si vuol far passare un’opera d’arte spacciandola per quella che non è , cioè quando c’è DOLO e l ‘intento di ingannare qualcuno.

Le COPIE sono quelle riprodotte da altri artisti tenendo sempre conto della cultura dell epoca, adottando la medesima tecnica e materiali

Le REPLICHE sono invece riprodotte dallo stesso artista o comunque provenienti dalla stessa bottega

LA GIOCONDA 2 copie, si presuppone che quella esposta al Museo del Louvre sia quella realizzata da Leonardo:
La seconda copia si pensa che sia stata dipinta contemporaneamente all’originale da un allievo della sua stessa bottega. Nel dipinto di Leonardo manca un particolare sulla mano di lei, da lui omesso forse per estetica ma non omesso dall’allievo. La Gioconda si presuppone sia Bianca Sforza figlia di Galeazzo Sforza, persona spesso malata e costretta dai medici a sottoporsi per cure a salassi. Nella copia realizzata dall’allievo infatti si percepisce il segno lasciato da questa pratica .

ICILIO JONI uno dei più noti falsari (1866-1946) originario di Siena riproduceva Lorenzetti e Botticelli, le Madonne Medioevali dipinte con la tecnica di pittura su tavola; si vestiva addirittura, mentre dipingeva, con abiti dell’epoca proprio per immedesimarsi meglio. Prima di morire scrive le sue memorie in cui rivendica tutte le sue opere (falsi) sparse in tutto il mondo nei più importanti musei.